CARNE ORIENTALE CON ACETO DI MODENA: LA SFIDA DEL RATANA’. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

A Tavola

A Milano impazza la cucina orientale, ma per comprenderla a fondo è d’obbligo accompagnare le degustazioni con un assaggio culturale, come oggi al Ratanà (via De Castillia 28, tel. 02.87128855) . Cesare Battisti, cuoco di casa, noto per la magnifica costoletta alla milanese, si esibisce lavorando la pregiata carne wagyu proveniente dal bovino nero allevato nella prefettura giapponese di Miyazaki, che si vuole affiancare alla già nota prefettura di Kobe. La sfida sarà sposare il taglio prezioso all’aceto balsamico tradizionale di Modena, invecchiato vent’anni. Ricco menu a 60 euro, vini compresi.

CUCINA DELLE LANGHE. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

 
A Tavola

Lo sforzo per conservare e migliorare la tradizione piemontese e lombarda di una nota insegna di corso Como ( Alla Cucina delle Langhe , tel. 02.65.54.279) si vede ed è da incoraggiare. Qui si gustano sempre, ma meno «ingombranti», buone tartare di Fassona, costolette alla milanese, risotto giallo e in stagione,tagliolini e tartufo o bagna cauda. Il locale è rinnovato nel personale e nell’arredo: più freschi entrambi.Troppo turistico? Forse,ma la zona lo richiede. Il vero bonus è che rimane uno dei pochi locali dove si può ordinare un risotto al Barolo all’ora del te. Cantina illustre. Da 50 euro.

BASILIO: SAPORI DI SARDEGNA. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

A Tavola

A un passo dalla Martesana, un po’ discosto, il Ristorante Basilio (via della Giustizia 5, tel. 02.67079402, aperto dal 19 agosto) continua a offrire variazioni gastronomiche di mare lungo la rotta che porta in Sardegna. Da qualche tempo, ogni lunedì un menu tutto sardo, dalla zuppettina di cozze alla cagliaritana ai cullurgiones con mandorle e mentuccia fresca, delizia i commensali. Nel resto della settimana, non mancano mai un generoso fritto misto e i gamberoni alla catalana. La ricerca del pesce di qualità è una missione per lo chef Gianluca Tondo. Prezzo medio 40 euro, in cantina oltre 150 etichette.

DON LISANDER: IN CUCINA NICOLA FIORELLO. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

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Il Don Lisander (via Manzoni 12, tel. 02.78.03.05) resta aperto tutti i giorni del mese. Il ristorante che Bice Mungai aprì nel 1946 ha una nuova gestione dall’autunno scorso. Il giardino, vera piccola oasi che accoglie nello storico palazzo Trivulzio, si è arricchito di nuove frondose piante. In carta: linguine al polpo, noci di mare e bottarga; filetto di agnello con mirtilli al curry, e i classici vitello tonnato, costoletta e risotto con ossobuco. Tutto orchestrato dallo chef Nicola Fiorello, in carica da aprile: la sfida è ridare smalto a un’insegna amata dai milanesi che negli ultimi tempi si era offuscata. Conto sui 60 euro.

VANILLA BAKERY: OLTRE 100 PROPOSTE AMERICAN STYLE. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

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Chi arriva dal mondo della moda raramente sfonda in quello della ristorazione. Cristina Bernascone con il suo Vanilla Bakery (via San Siro 2, tel. 02.48.10.25.42) ha compiuto il miracolo. Cento proposte di cucina americana (sì esiste), atelier per bambini e grandi, feste a tema, catering fantasiosi. Aperto dalla prima colazione, a parte i mille tipi di zuccherosi cup cake, offre piatti della tradizione americana, cucina cajun – jambalaya, zuppa di pollo e crab cake, chicken wings, T-bone e maiale sfilacciato, pancakes e bagels dolci e salati, fried potatoes, uova in omelette o alla benedict. A partire da 10 euro.

ZAZA’ RAMEN: IL GIAPPONE DI BRENDAN BECHT. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

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L’unico brodo che sfida il caldo è il ramen, il tipico piatto giapponese dalle radici popolari (a Tokyo si mangia anche per strada) che unisce diverse componenti: pasta, pesce o carne, uova e verdura in brodi aromatizzati. Il japanese style non è solo sushi e i milanesi sembrano gradire questo piatto unico anche in estate, sarà perché la pasta servita nel brodo è fatta in casa con farina di grano tenero e assomiglia allo spaghetto. In regia lo chef olandese Brendan Becht dai trascorsi blasonati. Zazá Ramen (via Solferino 48, tel.02.36.799.000) tiene aperto sempre tranne la domenica, 30 euro circa.

VASINIKO’, TANTE SPECIALITA’ PARTENOPEE. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

Tentati da «polipetti alla Luciana» e «impepata di cozze» abbiamo voluto provare di Vasinikó (corso Garibaldi 127, tel 02.65.58.01.64, sempre aperto) proprio le specialità napoletane, visto che l’esame sulla pizza – ricca e ben lievitata, anche nella varietà fritta – era stato superato. L’esito è più che discreto, tenendo conto che Vasinikó (basilico in lingua partenopea) è un format che vanta già cloni in altre città italiane. Quasi tutto è coerente e le materie prime curate, ma il salmone affumicato e l’hamburger alla texana suonano come note stonate accanto a paccheri e scialatielli. Scontrino medio 25 euro.

Su WHERE MILAN di settembre Il mio libro dedicato alla pizza Spontini

da WHERE MILAN N. 9 – settembre 2015
SPONTINI MILANESE PIZZA
ITALIAN FOOD
In Milan, since 1953, this gourmet destination has been synonymous with sliced pizza. Simple, convenient, quick and fingerlicking good!

ARTISANAL, TRADITIONAL, TYPICAL For some years now, Spontini has been listed in tourist guides alongside starred restaurants, trattorias and ‘Historic Workshops’, a category to which it has belonged since 2013. Because this warm, melt-in-your mouth pizza slice, truly the real deal in terms of the simplicity and quality of its ingredients, is the quintessence of Italian food: boasting Sicilian origins, its inventors belong to a family of Tuscan restaurateurs, and the end product contains all the dynamism of Milan. SIMPLE AND HIGH QUALITY Spontini’s identity lies in a time-honoured recipe: 100% Italian and ‘almost’ all local, low impact, primary ingredients: its tomatoes come from Piacenza, its mozzarella from the hills of Varzi, its flour from mills near the Certosa di Pavia, its oil from Ravenna and its anchovies from Sciacca. CASUAL DINING Spontini is renowned for its quick service, its minimalist environment and its affordable prices. Eating here means sitting down and eating in the time that it takes for the steaming pan of fragrant pizza to be removed from the oven, picking a dessert and drinking a cup of coffee. A formula that has worked for 60 years and which has become its trademark: satisfying customers as efficiently and cordially as possible. www.pizzeriaspontini.it “S” as Spontini The story of a product and its trademark, involving hard work and people, is told by Roberta Schira based on the memory and passion of its patron, Massimo Innocenti. The birth of Spontini was played out against a rapidly changing scene involving a revolution in the culture and eating habits of the Milanese in Post-War Italy. The story of the Innocenti family and the famous ‘trancio’ were intertwined with this history for almost one century. “S Spontini. Il trancio di pizza milanese, fra sapori, incontri e ricordi” by Roberta Schira. Rizzoli edition.

NASCE A CREMA LA CONFRATERNITA DEL TORTELLO CREMASCO

Crema in festa per la 34esima edizione della Tortellata cremasca, la manifestazione dedicata al piatto tipico della mia cittadina. Quest’anno fa il suo esordio la Confraternita del Tortello cremasco, che ho l’onore di guidare con la carica di Gran Maestro.

Per i più curiosi, qui sotto c’è un interessante video sulla nascita e gli obbiettivi della Confraternita del Tortello Cremasco.

BA ASIAN MOOD: CUCINA DI QUALITA’ E CURA NEL DESIGN. LA MIA RECENSIONE SUL CORRIERE

Di Marco, il terzo erede della grande famiglia Liu (Giulia regna sul Gong e Claudio regge Iyo, unico cinese stellato in Italia) è forse banale dire “buon sangue non mente”, ma così è . Nel suo rinnovato Ba Asian Mood (via Ravizza 10, tel 02.4693206) si esercita la stessa cortesia non genuflessa, lo stesso puntiglio nello smontare i pregiudizi verso la cucina cinese, la perizia nel scegliere i fornitori e l’attenzione al design (magnifici i lampadari – sculture di Jacopo Foggini) Da non perdere i ravioli al vapore in tutte le varianti, i dim sum e il rombo in crosta saltato a falde con verdure. Prezzo 50 euro.