Tempo Libero Corriere della Sera: ecco i ristoranti del Risorgimento Milanese
La copertina del Tempo Libero Milano del Corriere della Sera di oggi racconta di ristoranti che propongono vera cucina milanese, tra vecchi classici e nuovi locali.
Tutto è in fermento per Expo. Ma tra milioni di ospiti, curiosi di imparare come si nutrirà il pianeta, ci sarà ben qualcuno che vorrà capire quale sia la vera cucina milanese.
Qualcuno che leggiucchiando guide e menu indicherà sulla carta delle vivande le voci: risotto alla milanese, ossobuco e costoletta. Non è che a forza di parlare della cucina degli altri rischiamo di perdere di vista quella tipica della città?
La condizione di salute dei locali con carta d’identià ambrosiana è volubile. Va da uno stato di sonnolenza acuta di alcuni ristoranti storici, colpevoli di non essersi adeguati ai tempi, o di aver introdotto in carta branzini e pseudo sushi perdendo l’anima; ad altri indirizzi che mantengono l’aspetto rubicondo e i fuochi sempre accesi, dietro ai quali imperano donne preziose come la Elide. Con il marito ottantenne Marco Comini, regge il Matarel in zona Garibaldi: “Sono piatti che ho imparato a 13 anni, guai se li cambiassi, i clienti resterebbero delusi. I rustin negà, per esempio nodini di vitello marinati nel vino e cotti in forno per ora con le patate. Poi la cassouela, sempre in carta: leggera perchè nasconde un segreto che non rivelerò mai. La costoletta la faccio in tre versioni, orecchie di elefante e alta con e senza “.
Corriere della Sera 4 marzo 2015